Archive for settembre, 2007

llustration Friday – Momentum

domenica, settembre 9th, 2007

Faber-Castell Pitt pen hacked!

martedì, settembre 11th, 2007

Da alcuni mesi per disegnare Quiff (e un po’ tutto il resto) uso delle magnifiche penne della Faber-Castell: le Pitt artist pen. Sono penne da un costo abbordabile anche se non bassissimo, di varie misure: la classica fine, media, grossa e quella con la punta a pennello. La più ambita, la più versatile, la più delicata. Come tutte le penne di quel tipo soffre infatti di un’usura maggiore rispetto alle altre, il pennino soffice si rovina, si consuma e non permette più di tracciare tratti modulati e compatti.

Su internet ho scoperto però un video che spiega come ovviare a questo problema e aggiungere un po’ di vita in più alle penne che credevamo finite del tutto. Beh, c’ho provato anch’io e vi riporto l’esperimento (per altro semplicissimo).

Questo il video trovato su Drawn!:

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E questo quello che ho provato io con tanto di differenza di tratti tra prima e dopo:

Ecco la penna con la punta visibilmente rovinata.

Qui il momento del cambio del pennino. Aiutandosi con una pinzetta il procedimento risulta banale.

A destra vedete la punta usurata e a sinistra quella nascosta, nuova di zecca!

Dopo aver reinserito il pennino come da video ho tracciato delle semplici linee per verificare la riuscita dell’esperimento. Guardate un po’ voi la differenza tra le prime grosse e quasi sempre dello stesso spessore e quelle a fianco con il pennino nuovo. Una chicca.

Aggiungo che le Pitt artist penn posso essere smontate anche dal retro. Contengono il classico tubicino impregnato di china che può essere ricaricato con una siringa nel caso fosse scarico o secco del tutto, ma per questo mi riprometto di scattare altre fotografie da inserire in un nuovo post più avanti. (Una nota: tutte le penne contengono china indiana perfettamante resistente all’acqua, il che vuol dire che se ci passate su con un pennello bagnato di colori ad acquerello la china non si scomporrà minimanente, per ricaricare la penna è ovvio che bisogna usarne di simile. Io l’ho fatto con la Winsor & Newton leggermente diluita in acqua).

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