Caro Babbo Natale – la lettera di Vermiglione

Caro Babbo Natale – la lettera di Vermiglione

Povero Vermiglione! Lo chiamo sempre in causa quando voglio tirare fuori i lati più ridicoli del nostro vivere quotidiano!

Si perchè il “consumismo” è una brutta bestia. Ma non è nemmeno tanto chiaro cosa voglia dire, in fondo. Forse che al giorno d’oggi consumiamo molte più cose di una volta? Forse che accumuliamo tanto, troppo, di più di quello che umanamente potrebbe mai servirci? Cravatte mai messe, pantaloni mai indossati, due computer, tre cellulari, frigo stracolmo, freezer pieno, bunker anti nucleare e via discorrendo. Perchè “non si sa mai”, “era un affare”, “era in saldo”, ecc. Le scuse non ci mancano mai.

Pensando al consumismo e all'”avere” in genere, mi torna in mente Mazzarò e tutta la sua “roba”. Anche lui accumulava come un forsennato ed era schiavo dell’egoismo. Noi però siamo anche peggiorati se possibile perchè uniamo a quello anche una buona dose di menefreghismo misto a idiozia pura. In cui facciamo, compriamo e sperperiamo nel più assurdo dei modi: senza pensarci.

In questi giorni in cui, un po’ per lavoro, un po’ per i regali, un po’ per questo e per quell’altro, non sono nemmeno riuscito a fermare un minuto la mente per riposarmi, il Natale mi sembra sempre un miraggio nel deserto. Una tanto decantata meta di sicurezza e pace che quando però ci sei vicino si trasforma in un tran-tran frenetico che ti porta via anche il fiato. Comincio ad odiare il Natale. Ma non il Natale in sè e il suo significato, comincio ad odiare quello che abbiamo fatto noi uomini moderni al Natale. Quello che comporta doverlo vivere oggi, nel 2008. Che diavolo è diventato? Una candelina accesa su un trabicolo elettronico, una luminaria, un alberello di plastica, un pacchetto regalo, un debito nuovo.

Quest’anno è il primo Natale che passo con un bimbo piccolo in casa. E quando lo guardo, perso nei suoi semplici giochi e nella sua continua ricerca degli abbracci e delle coccole, lo invidio profondamente. Darei tutto quello che ho per riassaporare il piacere che prova lui delle piccole cose. E penso: quando siamo piccoli festeggiamo 365 natali uno dietro l’altro… il 14 di settembre, il 27 di agosto, il 18 di aprile… man mano che cresciamo ce ne rimane solo uno e siamo in grado di perderci anche quello.

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8 Commenti...

  1. Serena

    Dai dai dai, ottimismo prima di tutto!
    Anch’io sento che la gioia del Natale tende a sfuggire: i mille impegni quotidiani, la necessità sicuramente assurda di stupire con alcuni regali e l’obbligo di comprarne altri quando magari non ti farebbe comodo…tutto tende ad offuscare la gioia del momento. Quando mi capita di perdere il filo tendo a fermarmi, chiudo gli occhi, faccio un bel respiro e li riapro: ed ecco la magia del Natale che si ripresenta! Sotto il cumulo di azioni superficiali, dietro alle compere selvagge, vedo ancora persone che si amano davvero e vogliono festeggiare questo meraviglioso periodo !

    Ps: complimenti per le strip
    bravo cme sempre
    ^_______^

  2. Lukino

    io in genere non ho molta simpatia per i vermi,ma quando c’è LUI mi fa sempre morire dal ridere.
    sai cosa veramente non sopporto del natale?
    hai presente quella pubblicità dove i bambini cantano:”…è natale,è natale si può dare di piùù…”?
    ecco, quella la trovo di un’ipocrisia assoluta! non per i bambini, per carità,ma per il suo significato: cioè,perchè devo dare di più solo a natale?
    il resto dell’anno però posso fare di tutto, ma a natale sono buono! MA COSA?!?
    e la gente gli va dietro a queste cose!
    scusa, ho divagato! XD XD XD

  3. Cius

    Si pensa, in maniera un po’ distorta, che il Natale debba farci sentire per forza più buoni. Solo perchè ci sono le lucine e gli addobbi e l’albero giù in piazza e tutto pare così “magico” che quasi quasi… ma sì oggi farò questa fatica di sentirmi più attento al prossimo. Da Santo Stefano poi posso tornare al mio menefreghismo quotidiano (povero Santo Stefano…).
    E’ come se un papà si sentisse più papà solo il 19 marzo o gli innamorati si amassero di più solo 1l 14 febbrario. Le feste, specie quelle di origine religiosa, sono una ricorrenza per festeggiare qualcosa di importante. E festeggiare significa, guarda caso, “accogliere”. Non vorrei che qualcuno avesse frainteso e aversse capito che invece per Natale bisogna “raccogliere”!

  4. MQ

    E’ vero che il Natale, soprattutto quando metti su famiglia, diventa più “impegnativo”: devi pensare ai regali da fare ai parenti, decidere dove trascorrere le festività, e, se il giorno stai qui, a santo Stefano, tocca andare anche lì… Però penso che la propria sensibilità alle piccole cose, ai piccoli gesti, non possa essere cambiata da ciò che succede intorno. Lo stupore, quello sì, può variare a seconda del vissuto della singola persona, che molte esperienze cambiano drasticamente il modo di vedere il mondo. Per fortuna però, io ce l’ho ancora tutto… Oooooooh! Una ranocchia! 🙂

    P.S.Leggendo le tue strip, penso che anche tu sia messo bene a stupore e sensibilità, eh!

  5. Cius

    x MQ: 😉

    A proposito ma quel fannullone di Antonio, dov’è finito? (Fanullone ovviamente perchè ha sempre un sacco di tempo da perdere su questo blog…!)

  6. _Antonio_

    Quel fannullone ^__^ in effetti è un po’ indietro con le letture, (e pure con le “disegnature”, come puoi vedere (o meglio non vedere) su “mamozzi”) (accidenti, quando inizio a usare le parentesi annidate (ma le annido correttamente!) vuol dire che non sto molto bene, eh? ^__^).
    Questi ultimi mesi sono stati devastanti e inizio ad avere disordine anche nel rapporto con internet (dovresti vedere al mia mailbox!). Comunque i blog che sto tenendo in stand-by (quiff, e un paio di altri) sono come le mail che mi sto tenendo “da rispondere”, sono quelli più belli, a cui voglio dedicare più attenzione! (no, non è ruffianeria, dico davvero, un mio amico m’ha scritto due mesi fa e poiché è *importante* rispondergli sta ancora lì in attesa di maggiore tempo da dedicargli, GLOM! :-/ ).
    Ciao Cius, a presto!

  7. MQ

    Ma come? Dopo tanto pubblica ben due, e dico DUE, strip in una settimana… 😉
    Povero, sta lavorando davvero tanto, tra giorno e notte, e il tempo a sua disposizione è crollato vertiginosamente (perchè essere sposati significa anche aspettare con ansia il primo fine settimana libero per poter stare tranquilli a casa a fare ciò che si preferisce…)… Ma ritornerà, e allora, rimpiangerete questi tempi spensierati!!!! 😀

  8. MQ

    Ehm… Vabbè, potevo evitare di dire la mia…

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