Sul serio, a chi piace Get Fuzzy?

Ultimamente non la sopporto più. Ma non vi dà un’idea di claustrofobia? Non vi pare che una strip ambientata sempre (o quasi) all’interno di un appartamento, dopo un po’ faccia la fine dell’aria viziata? Ogni volta che la leggo mi viene voglia di aprire le finestre e buttarci giù il cane, il gatto e il loro padrone. Così, tanto per vedere qualche inquadratura diversa. Vabbé, non sono oggettivamente critico, ma questo è un blog personale no?

Che poi Get Fuzzy non è che mi sia mai andata a genio. Il tratto e lo stile sono unici e davvero ben realizzati, tutto il resto mi dà letteralmente la nausea. Ci sono delle volte che su Linus (al quale ho preso in prestito le immagini che vedete qui sotto), durante la lettura,  la lascio volutamente per ultima. Altre volte manco la guardo, o mi dimentico proprio di leggerla. Non ci trovo niente di interessante (disegni a parte come detto) e ogni tanto mi stupisco del suo successo. Anzi, sempre mi stupisco del suo successo.

Come diavolo fa a piacere e ad avere la diffusione che ha? Ma voi che ci trovate? Qual è quel quid in più che ha rispetto ad altre da farla diventare “grande”? Io non lo capisco, sul serio. E’ una delle rarissime strip (di quelle pescate tra le stelle deggli States) che non comprendo in pieno.

Sulla scheda di Ragnacci di un po’ di anni fa, alla fine di una delle sezioni dedicate alla strip si legge: “Dialogano e comunicano ma nessuno in realtà afferra il punto di vista dell’altro”. Una definizione che, estratta così di brutto dal contesto della recensione (comunque positiva) esprime tutto quello che la striscia mi comunica: un gran chiacchericcio disordinato, senza un fine ben preciso. Che palle.

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15 Commenti...

  1. Serena

    Questa volta non sono d’accordo: a me ad esempio piace molto. Lo leggo direttamente in inglese ogni mattina e lo trovo divertente e tagliente al punto giusto. ^_____^ Ovviamente è un punto di vista estremamente personale…

  2. Cius

    Ma certo! Il bello dei blog sono le opinioni discordanti. Nel post sono stato volutamente cattivo, anche troppo. Diciamo che alcune strip sono carine, ecco. Però altre volte rimango lì a fissarle e scopro che non mi fanno ridere, non mi fanno riflettere… boh. Succede anche con quelle di Quiff eh? 😉 Però loro mica son distribuite dai Syndicate americani!
    Avanti con i punti di vista: voglio sentirne altri.

  3. Morpheu5

    A me piace, ma ammetto che in italiano dice molto poco perché per conto suo è scritta in un inglese intraducibile piena di doppi sensi e giochi di parole, poi spesso non è nemmeno inglese standard ma si fa beffe di accenti, lessici e slang propri del mondo anglosassone. La traduzione in italiano la porta sia fuori contesto che fuori cultura: molte situazioni fanno ridere un lettore immerso in mentalità e cultura anglosassone, mentre a noi non fanno ridere, ma credo che dopotutto sia questa la bellezza della strip.

    Io, per esempio, mi stupisco sempre che ci sia gente a cui non piace 🙂

  4. zeta

    Devo dire che spesso anch’io la salto su linus, mi annoia abbastanza, sebbene i personaggi mi siano simpatici.
    Ma a me annoia anche l’ultima novità, Cul De Sac, bella stilisticamente quanto vuoi (infatti la leggo comunque invidioso del tratto) ma un gran chiacchericcio pure quello. No, devo dire che oramai le uniche strippe su Linus che mi piacciono davvero sono Monty (la mia preferita da sempre) e le cose che fa Konig

  5. Cius

    Concordo con Morpheu5 sul discorso traduzione e contesto. Il non capire la situazione rende la strip sterile e senza senso – molte volte la odio anche per quello. Aggiungo però una considerazione già detta nel post: trovo riduttivo avere una potenza visiva e grafica come quella che ha Conley (alcuni punti di vista nei riquadri sono innovativi per il mondo strip) e sprecarla sempre con le solite pose dei personaggi, chiusi nelle solite quattro mura. Se l'”effetto contesto” posso in qualche modo superarlo (mi documento per capirlo), l’effetto claustrofobico non ce la faccio a mandarlo giù.
    Come dice Zeta poi si può trovare il chiacchericcio anche in Cul de Sac, perchè no, in fondo i gusti son gusti però almeno lì lo stile e la capacità grafica vengono espressi per intero e la strip “respira” della bravura del loro autore. Ci sono cioè cartoonist che riescono a far parlare le loro strisce solo con i disegni. Una battuta senza quei disegni non è e non sarà mai la setssa. Altri che usano i disegni solo per rappresentare, come – credo – faccia Darby Conley. Che a mio avviso potrebbe mostrarci molto di più.

  6. Morpheu5

    Non so, io non soffro l’effetto claustrofobico delle quattro mura, perché più sì che no le quattro mura non si vedono: gli sfondi sono quasi sempre colorati con colori vivaci, e quando si vedono le mura di solito sono funzionali alla situazione. Boh.

  7. derosa

    Perfettamente d’accordo, tanto che sono stato felice di non trovarla sullo scorso numero di Linus…ammetto di essere esagerato ma sento molto la claustrofobia.

  8. Cius

    Credevo anch’io l’avessero sospesa su Linus e fossero pronti con qualcos’altro.
    In america intanto, per citare un esempio, è stata sospesa per davvero da un quotidiano (sostituita con W.T. Duck – striscia nata sul web e sindacata da poco) e subito fioccano le lettere all’editore per riaverla.

  9. Cornelius

    Credo sia già stato detto tutto ma, giusto per fare numero, io sono uno di quelli che legge get fuzzy in orginale ogni mattina (insieme a Quiff) e la maggior parte delle volte ride di gusto. Adoro le conversazioni surreali che si vengono a generare e in più è un ottimo esercizio per l’inglese. L’effetto claustrofobico sinceramente non l’ho mai avvertito, certo è che un artista con quel talento potrebbe anche sperimentare qualche scenografia diversa ogni tanto.

  10. Anna

    Get Fuzzy a me è sempre piaciuto molto! Graffiante e surreale al punto giusto. Naturalmenete nella versione originale, le traduzioni a volte fanno venire i brividi. Certo, alcune strip sono meglio riuscite di altre, ma nel complesso le storie proposte sono davvero belle, intelligenti e divertenti. Cmq pernso che dipenda sempre dai gusti personali!
    Nota a margine: ti ho scoperto solo pochi giorni fa, seguendo un link da non ricordo dove, e ti trovo straordinario: tratto splendido, ironia sottile e tanta, tanta poesia sparsa qua e là, complimenti! Mi hai tra i tuoi fan!

  11. cius

    Anna, non smetterò mai di ringraziare con un ulteriore commento chi mi fa dei complimenti belli come i tuoi. Prima o poi cercherò di sdebitarmi con tutti.

  12. Darth

    Ultimamente mi annoia, ma succede anche che d’improvviso torni ad essere esilarante. Comunque continuo a leggerlo (su Linus) fiduciosa.

  13. Chiunque tu voglia

    Io di linus sopporto solo Monty e un po’ Cul de sac. Le altre americane sono sterili e stupide. In più anche quelle italiane presenti su Linus, ovvero Rebori e Pupilla, reggono il confronto con quelle americane, cioè fanno schifo.

  14. emme

    a me get fuzzy piace molto. lo trovo azzeccatissimo! forse perché vivo anche io con un cane ed un gatto… quel che davvero non sopporto di Linus è Dilbert… 🙁

  15. marco

    a me piace – spesso – molto! 🙂

    “Ogni volta che la leggo mi viene voglia di aprire le finestre e buttarci giù il cane, il gatto e il loro padrone. Così, tanto per vedere qualche inquadratura diversa”

    ..forse ti piace poco perche’ pensi alla “bucky katt” ! 😉

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