La Giornata della Terra

Da alcuni anni a questa parte ho una certa tendenza a parlare di natura e di ecologia (la strip di ieri qui su in alto ne è un piccolissimo esempio). E’ un argomento che come pochi mi scuote dentro. Come si parlasse di un amico, di un parente, di un fratello. Ho cominciato a vedere con occhi diversi il pianeta che ci ospita durante l’anno di volontariato presso la sezione WWF della mia città. Da ragazzino le cose che si fanno passano veloci senza riuscire ad afferrarne il senso poi dentro rimangono e sedimentano e sviluppano una loro propria vitalità.

Questo “cuore” ecologico che pulsa accanto a quello tradizionale è un sesto senso aggiunto. Mi fa accorgere di cose che prima mi passavano sotto il naso senza colpo ferire. Quanta acqua si usa, quanta corrente elttrica, quanti alberi ha tagliato quest’anno il mio comune e quanti ne ha messi di nuovi. Che pesticidi usano sulla frutta che mangio, dove costruiscono nuove case e nuove strade, in che stato sono i parchi e le zone protette, quanto inquina la mia auto, ecc.

Cose che hanno tentato di farci dimenticare nel tempo. Se ne parlate, i più diranno che non è affar nostro. Come se coltivare il proprio pezzetto di terra privato ci mettesse al sicuro. Siamo invece come delle formiche sui rami, come tante formiche su foglie perennemente mosse dal vento. A quelle foglie e a quei rami dobbiamo portare RISPETTO. Una parola fuori moda e poco usata. Il rispetto è la regola d’oro della convivenza. Anche con il nostro pianeta vale la stessa regola e così, di conseguenza, con il nostro corpo.

Perchè anche noi siamo “natura”. Anche noi siamo parte del gioco, non ne siamo né i padroni né ci è dato di subirlo tacitamente. Come è nella natura di un gioco, esso va giocato. Ma per giocare serve intelligenza e buona volontà. Serve integrità morale e una buona dose di fantasia. Il rispetto non è merce facile da trovare e non si genera dal nulla, va coltivato e curato nel tempo. Va creata una coscienza prima, un terreno pronto ad accoglierci a vicenda. Sta tutto dentro di noi. La vera terra, il vero mondo è dentro di noi. Quello fuori è uno specchio, un riflesso, un’immagine.

Per cui che la “Giornata della Terra” sia dedicata a quello che abbiamo dentro di buono che permette ai nostri semi di germogliare, ai nostri alberi di crescere, ai nostri fiori di colorarsi e ai nostri frutti di prendere gusto. Quest’anno com’è andato il raccolto?

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Poi siccome siamo su un blog di comic strip se avete voglia vi consiglio questa bella intervista a Patrick McDonnell sull’Earth Day. Patrick è da sempre uno degli artisti statunitensi più attenti al tema.

Quella in alto è un disegno rubato invece a Richard Thompson, messo all’asta al Totoro Forest Project poco tempo fa, un movimento nato dalla volontà di Hayao Miyazaki nel tentativo di salvare, attraverso la ricerca di fondi, la Foresta di Sayama vicino a Tokyo. Un polmone verde di 8750 acri  “mangiato” in più riprese tra gli anni ’70 e ’80 dall’urbanizzazione selvaggia.

La Foresta di Sayana è, per intenderci, quella che ha ispirato Miyazaki per la realizzazione del suo film d’animazione  “My Neighbor Totoro“, di qui il nome del progetto.

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